TOSCANA 2001

 

Per la terza volta consecutiva (siamo i più anziani insieme al Macerata), la Yellow Team partecipa al Chianti Baseball Days in Tuscany, a ranghi ridotti 13 giocatori di Baseball sono scesi in campo a San Casciano in Val di Pesa per confrontarsi con formazioni della penisola. Grazie al contributo finanziario dei genitori, del Comune di Sassari, della Provincia di Sassari e della Regione Sardegna
Thomas Billi (il rumeno), Domenico Marcellino, Francesco Canu, Francesco Leoni, Giangiacomo Lintas, John Rotondo, Marco Chessa, Pasquale Chirra, Salvatore Oggiano, Guido Taddei, Ignazio Chirra, Salvatore Muroni e Andrea Ruggiu (della Los Amigos di Olmedo)
PISA AIRPORT
Aereoporto di Pisa, si bivacca in attesa del treno per Firenze
PISA AIRPORT 2
PISA AIRPORT 3
Abbiamo aspettato quasi 2 ore, era inevitabile che i "bambini" inventassero qualche gioco
hanno sfidato nell'arco di 4 giorni il caldo, le palline e gli avversari, il tutto per poter dimostrare di saper giocare a Baseball.
Nel girone di qualificazione all'italiana hanno battuto l'Aosta, il Catania ed il Chianti, perdendo l'unica partita contro il Parma Junior e raggiungendo il vertice della classifica piazzandosi primi nel proprio girone, davanti al Parma che perdeva contro il Catania e pareggiava con il Chianti.

Purtroppo nella semifinale che avrebbe permesso l'accesso alla finalissima, i giovani hanno capitolato contro il Torino Grizzlies, in una partita giocabilissima che ha visto la squadra avversaria guadagnare punti più su errori che su valide.
Come in tutti gli sport vince sempre il migliore, così è stato per la semifinale, avendo il Torino giocato secondo le regole del Baseball ed avendo i giallo-verdi capitolato più psicologicamente che fisico-tecnicamente. Infatti, arrivare a questo livello era uno degli obiettivi dello staff tecnico, per poter permettere ai ragazzi di vivere l'esperienza "finale", esperienza che non può essere insegnata durante l'allenamento, ma solo sul campo.

Il risultato della semifinale buttava giù il morale dei sassaresi, che avendosi visto sfuggire la finale 1°-2° posto, entravano in campo demotivati e "orfani" dell'agguerrito Franceschino Canu che nella precedente partita subiva la frattura al dito mignolo della mano destra.
Senza l'interbase e con il morale a terra si perdeva anche la finale 3°-4° posto contro la Fiorentina.
SQUADRA

La rosa al completo in tenuta da battaglia

Niente da recriminare per lo staff tecnico, le ultime due squadre affrontate, seppure battibilissime rappresentano comunque delle grosse Società nel panorama sportivo italiano; i giallo versi sono arrivati quarti dietro al Parma, al Torino ed alla Fiorentina, lasciandosi alle spalle la Nazionale austriaca, il Chianti, il Macerata, l'Aosta, il Catania ed il Begramo.
BRAVISSIMI

OK ragazzi, tutti in posa prima della premiazione

Certo che se ci guadagnavamo la coppa era meglio!
TANTO LAVA MAMMA
Ok ora potete anche sporcarvi in una rissa con i Grizzlies di Torino

Questi i risultati:

Yellow Team Chianti 8-5
Catania Yellow team 0-8
Yellow team Aosta Buggs 12-7
Parma Junior Yellow Team 9-2
Torino Grizzlies Yellow Team 6-2 semifinale
Firenze Yellow team 10-3 finale 3°-4°

Il risultato ottenuto è stato possibile grazie ai due prestiti della Los Amigos di Olmedo, serviti per completare la rosa dei lanciatori. L'esperienza vissuta ha posto le basi per una collaborazione più proficua per gli anni a venire.
Non possiamo non ringraziare chi ci ha accolto a braccia aperte e ci ha dato una mano nel soggiorno in Toscana: Guido per le medicine, Manola e Liliana per la cucina, Bruno per gli arbitraggi e le colossali partite di pinella, Daniela per i grappini, i ragazzi del Catania per le interminabili partite a biliardino, i ragazzi del Chianti per la simpatia, Walter per la gentilezza, ed infine il cane Jago per le memorabili sbavate.
Forza ragazzi, il prossimo anno faremo meglio.

Penso che la cosa più bella di quest'ultima edizione sia stata (a parte il risultato), vedere due giocatori di un'altra società vestire una divisa di gioco diversa da quella abituale. Ogni volta che li guardavo rimanevo impressionato da questo meraviglioso risultato. Hanno vestito una divisa contro cui hanno giocato per tutto lo scorso campionato, onorandola e dando il loro massimo. Hanno dimostrato a tutti noi che quando si deve crescere imparare e collaborare, non contano i colori, ma soltanto gli ideali; ed il loro era quello di giocare il Baseball.

Emilio Sonnu
quello che fungeva da Manager