IL QUOTIDIANO DI SASSARI 24 APRILE 1999
Quei "gialli" del baseball nacquero ai Diavoli Rossi
<<Ma non si trattò del primo esperimento - racconta il coach Sonnu - il baseball è arrivato a Sassari ventiquattro anni fa, quando giunse in città lo studente americano Alan Gas>>.


Nel settembre dell'83 presso il circolo "Diavoli Rossi" della Brigata Sassari si riunì un gruppo di amici animati dal desiderio di costituire una nuova società sportiva, con l'obiettivo di praticare e divulgare il baseball. Emilio Sonnu racconta così la nascita del "Yellow Team baseball" di Sassari, di cui è dirigente, allenatore e giocatore.

<<Ma non si trattò del primo esperimento - racconta - il baseball è arrivato ventiquattro anni fa, quando giunse in città lo studente americano Alan Gas. Ricorda tutto con molta precisione, coach Sonnu. Lui, a metà degli anni settanta, fu tra i primi a scoprire il fascino di questa disciplina, avvantaggiato dal fatto di non aver mai provato grande interesse per il calcio. Ricorda momenti esaltanti e periodi bui, <<come quando si passò dall'esistenza di due societàdi baseball a Sassari, tra il 1983 ed il 1988, alla sparizione di entrambe>>, causata dai soliti problemi economici che affliggono tutti gli sport "minori".

Tra il l'85 e l'88 la nostra società - spiega - era in continua crescita, poteva contare su 50 - 60 atleti, aveva due squadre, quella cadetti e quella juniores. poi arrivò l89, <<un anno funesto per il baseball sassarese, che spazzò via prima la Mary & Jonny, poi noi.>>

Gli anni successivi misero a dura prova il legame tra questa singolare disciplina e il gruppo storico di appassionati: Claudio Como, Michele Gutierrez, Luigi Fiori e Pasquale Bandiera, <<tanto per citare alcuni di quei personaggi a cui l'intero movimento cittadino deve essere grato>>, conferma Sonnu. Ma proprio in questo periodo si gettarono le basi per la rinascita della Società.

<<Dal 96, grazie al sostegno della MIKAY Sardegna, la "Yellow Team" ha ripreso a vivere>>, dice il dirigente della Società guidata da Michele Gutierrez. Da quello stesso anno i gialloverdi hanno ottenuto ospitalità dal quartiere di Luna e Sole, nelle strutture sportive del Canopoleno.

<<Il nostro rapporto con questo quartiere è nato casualmente - precisa Emilio Sonnu - siamo grati a chi ci concede questo spazio, ma essendo l'unica società cittadina, sentiamo il dovere di accogliere chiunque voglia praticare questa disciplina>>. Ma la possibilità di un rapporto organico tra la società di baseball ed il territorio non è impensabile, come ci conferma lo stesso manager: <<in effetti stiamo cercando di promuovere il nostro sport nelle scuole del quartiere, abbiamo bisogno di creare un legame forte con i giovani perchè non vogliamo ripetere la pessima esperienza che ci è costata otto anni di astinenza forzata. Da questo punto di vista contiamo molto sui ragazzi del quartiere, che ci possono vedere più spesso>>. Ma la Yellow Team conta soprattutto su se stessa, consapevole del fatto che non esiste miglior pubblicità dei risultati sportivi. Da questo punto di vista la vittoria di domenica <<la prima - sottolinea Sonnu - dopo tre anni di sconfitte e di umiliazioni>> per la squadra che milita nel campionato interregionale di C1 potrebbe segnare la svolta. <<La squadra dei cadetti è una realtà, stà per partire la scuola di baseball per ragazzi, abbiamo mezzi economici prima impensabili ed un ottimo allenatore, il cubano Miguel Fales Alfonso Angel>>, ribadisce Emilio Sonnu, che conclude: <<la città è pronta per una squadra di baseball ad alto livello>>. Per poter ammirare i progressi del Yellow Team sul "suo" campo, al canopoleno, bisognerà attendere tre settimane. Capitan Bandiera e compagni intanto andranno a Latina, dove l'anno scorso persero immeritatamente, con una certezza: <<Non saremo più la squadra materasso>>.

Gian Mario Sias